6/21/2012

Un quartiere bello e poco conosciuto - Podgórze


Se volete allontanarvi un po- dal bagno di folla dei quartieri Stare Miasto e Kazimierz basta farvi una piccola passeggiata e scoprire una parte di Cracovia ricca di storia, natura  e architettura molto caro agli abitanti di Cracovia ed agli artisti innamorati di questa città: Podgórze.


Quando il quartiere bohemienne Kazimierz iniziò ad essere invaso dai turisti, molti studenti ed artisti reagirono in due modi: alcuni espatriarono in cerca di fortuna, altri si trasferirono a Podgórze, il quartiere bagnato dal Vistola legato a Kazimierz da 3 ponti. A differenza di Kazimierz, Podgorze è molto più tranquillo, è immerso nella natura e la vita locale non è stata stravolta dal turismo. Molti infatti i negozi in stile comunista ancora aperti, specialmente in ul. Kalwarjiska. Da Kazimierz potete raggiungere Podgórze passando a piedi o in bici per il ponte pedonale alla fine di ul. mostowa. Il ponte più antico e bello è però il Pilsuskiego, azzurro, a destra del ponte pedonale. Dalla riva di Kazimierz si notano già due edifici tra i più antichi del quartiere: il palazzo Aleksandrowicz detto pure "Parigino" , del 1906, che riprende il profilo di una nave e la cupola della chiesa neogotica di San Giuseppe in Rynek Podgórski. Sulla riva del fiume potete vedere il futuro centro documentazione Tadeusz Kantor, in costruzione, che sorge sulla vecchia centrale elettrica del 1900. Dirigendosi verso Rynek Podgórski si può ammirare la maestosa chiesa di San Giuseppe anche se tanto maestosa poi non è: la piazza antistante forma un'illusione ottica che la ingrandisce. Altro edificio che merita attenzione è il tribunale di Podgorze che vanta una delle sale più belle di tutti gli uffici di Cracovia. Dietro la chiesa di San Giuseppe si estende il parco Bednarski, nato per rivalorizzare la vecchia cava di pietra ormai in disuso. L'apertura di questo parco, sia per il concetto innovativo rispetto i tempi passati e sia per la estensione e bellezza, fece eco in molti giornali mitteleuropei dell'epoca. Uscendo dal parco da ul. Dembowskiego si arriva al colle Lasoty- uno dei posti più importanti del quartiere, prato millenario. Qui sorge una delle chiese più antiche di Cracovia: la chiesetta di San Benedetto. Secondo la leggenda la chiesa è custodita dallo spirito inquieto maledetto di una principessa condannata per i suoi peccati commessi. Accanto alla chiesetta uno dei pochi esempi in Europa di forte con la pianta a forma torre d'artiglieria progettato dal polacco Feliks Ksiezarski.
Lasciando il colle Lasoty si trova il cimitero di Podgórze, uno dei più antichi- 1790- dove riposano illustri scrittori e militari polacchi.
Dal cimitero si può proseguire la passeggita verso il cumulo Kraka, raggiungibile dal ponte pedonale sopra ul. Powstańców Śląskich. Da questo cumulo, del VII d.c. si gode una vista magnifica su tutta Cracovia. Su questo cumulo, ogni martedì dopo la Pasqua, si celebra la tradizionale festa Rekawka. il nome della festa viene dal ceco Rekaw: tomba, simulacro.
Ai piedi di Kopiec Kraka si trova la vecchia cava di pietra Libana, abbandonata da tempo. Nei periodi del nazismo qui lavoravano i detenuti ebraici del ghetto
Lasciando la cava Libana e prendendo per ul. Za Torem si arriva al campo di concentramento "Płaszow" fondato nel 1942. Davanti a noi, in ul.Kamienskiego si trova il monumento "Wyrwanych serc"- cuori strappati- in ricordo delle vittime del ghetto.
A destra si trova la riserva Bonarka, ospitante diverse specie animali molto rare in città. Posto geologicamente importante in quanto sorge sul fondo del mare giurassico.
Tornando verso il fiume ci possiamo fermare in ul. Limanowskiego 13 dove ha sede il museo del quartiere e la galleria più antica della zona.
Dietro ul. Limanowskiego, plac Bohaterów Ghetta tristemente famosa come luogo di raduno degli ebrei destinati al campo di concentramento. Nella stessa piazza la famosa farmacia Apteka Pod Orlem, posto dove durante il ghetto Tadeusz Pankiewicz, cittadino che di sua spontanea volontà decise di rimanere in questa zona, proteggeva gli abitanti del ghetto.
Nele vicinanze la fabbrica di Schindler, adiacente al museo d'arte contemporanea MOCAK





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